APS Secret Garden Park

Dove il parcheggio è arte

Il progetto artistico del Secret Garden nasce da un’idea di APS Holding e dell’associazione Arcellatown insieme all’Amministrazione Comunale di Padova. Tony Gallo, C0110, Refreshink, Kiki Skipi & Andrea Casciu, Fabio Petani e Yama si sono riuniti per dipingere il parcheggio più colorato nel centro di Padova!

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GIARDINO SEGRETO
DI STREET ART

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MURALES

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GIARDINO SEGRETO
DI STREET ART

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murales

L’idea della street art presso la sede del Park Porte Contarine non è solamente un’occasione per abbellire e qualificare ma vuole essere un nuovo modo di vivere la realtà che ci circonda e la città stessa. È un processo di incontro e rifunzionalizzazione del luogo, che tramite l’arte di strada diventa veicolo di comunicazione.

PADOVA URBS PICTA

La colorazione del Park Porte Contarine ci permette di creare una forte connessione con la città diventata patrimonio dell’Unesco con “Padova Urbs Picta”.

Ecco allora che “rispetto all’affresco giottesco la street art non è in antitesi bensì declina una visione della pittura in chiave contemporanea tanto da giustificarne la continuazione della tradizione” ci racconta Alessandra De Crescenzo, curatrice artistica del progetto.

UN MUSEO D’ARTE SOTTERRANEO

Secret Garden vuole diventare un luogo fluido che non rappresenti solo un semplice parcheggio ma la sua destinazione d’uso si amplia per diventare un museo d’arte moderna, un set di eventi arte immagine pronto ad un uso poliedrico ed inclusivo.

L’obiettivo sfidante è rendere l’arte oggetto di marketing, ma anche di riqualificazione di una struttura che esce dopo tanti decenni dall’anonimato urbano per trasformarsi da vuoto urbano ad esperienza visiva e sensoriale per l’utenza finale.

i murales

Titolo: La creazione, Ottobre 2022 | Artista: C0110

Titolo: Complice le ali, Novembre 2022 | Artista: Tony Gallo

Titolo: Complice le ali, Novembre 2022 | Artista: Tony Gallo

Titolo: URBS Tessellata, Novembre 2022 | Artista: Refreshink

Titolo: URBS Tessellata, Novembre 2022 | Artista: Refreshink

Titolo: Cantico della Valle visione di ninfe, Novembre 2022 Artista: Kiki Skipi e Andrea Casciu

Titolo: Cantico della Valle visione di ninfe, Novembre 2022 | Artista: Kiki Skipi e Andrea Casciu

Titolo: Antimony Trisulfide & Monstera Pinnatipartita, Dicembre 2022 | Artista: Fabio Petani

Titolo: Antimony Trisulfide & Monstera Pinnatipartita, Dicembre 2022 | Artista: Fabio Petani

Titolo: Comfort zone, Dicembre 2022 | Artista: Yama

Titolo: Comfort zone, Dicembre 2022 | Artista: Yama

Titolo: La creazione, Ottobre 2022 | Artista: C0110
Titolo: Complice le ali, Novembre 2022 | Artista: Tony Gallo
Titolo: Complice le ali, Novembre 2022 | Artista: Tony Gallo
Titolo: URBS Tessellata, Novembre 2022 | Artista: Refreshink
Titolo: URBS Tessellata, Novembre 2022 | Artista: Refreshink
Titolo: Cantico della Valle visione di ninfe, Novembre 2022 Artista: Kiki Skipi e Andrea Casciu
Titolo: Cantico della Valle visione di ninfe, Novembre 2022 Artista: Kiki Skipi e Andrea Casciu
Titolo: Antimony Trisulfide & Monstera Pinnatipartita, Dicembre 2022 | Artista: Fabio Petani
Titolo: Antimony Trisulfide & Monstera Pinnatipartita, Dicembre 2022 | Artista: Fabio Petani
Titolo: Comfort zone, Dicembre 2022 | Artista: Yama
Titolo: Comfort zone, Dicembre 2022 | Artista: Yama

gli artisti

Tony Gallo

Padovano (Arcellano), mancino, fuoriclasse, annata 1975.

Inizia come musicista per poi proseguire come autodidatta nel mondo dell’arte. Il suo stile, sviluppa una visone puramente emotiva. I suoi personaggi silenziosi sono da subito riconoscibili e raccontano magiche metafore antropomorfe in cui gli animali si confondono con l’uomo, seguendo la poetica della natura.

Sperimenta Tony Gallo passando in poco tempo dal dogma dello spray al pennello con il sostegno di supporti variegati per le sue iconografie: tela, legno e metalli. Ma la sua ambiziosa inquietudine non si ferma qui; si sfida nelle creazioni di installazioni e sculture dal piccolo all’oversize anche per cause benefiche come per l’oncoematologia pediatrica.

Tony Gallo partecipa ai più grandi festival di Street Art Italiani, richiesto dai brand multinazionali, ricercato all’estero dalle gallerie più importanti troviamo segni del suo passaggio da Londra ad Amsterdam passando per Svizzera e Berlino.
Ritorna dopo anni di assenza per fare un onirico regalo alla sua Padova.

C0110

C0110, nasce nel 1976 a Padova e frequenta il liceo artistico Modigliani. Diventa musicista, mette su famiglia e dopo un ventennio di lavoro ordinario a un certo punto spicca il volo.

È l’eroe dei ritratti e il pennello è la sua spada.

Lo puoi riconoscere per l’uso specifico che fa dei colori: forti e sfavillanti, simbolo di un’arte che ha il coraggio di dire la sua, sempre.
Lavora per festival di street art in tutta Italia ed è chiamato dalle gallerie per le sue tele straordinarie. Esegue opere private e murales di grande dimensione ad alto impatto sociale (come il Kobe Bryant Park quartiere Arcella) e non solo.

Nelle opere di C0110 lo spettatore viene incantato da una percezione sensoriale ad ampio spettro che fa dello sguardo di ogni singolo volto disegnato il suo punto di forza assoluto.

I suoi figuranti hanno la tempra della sacralità, icone pensanti che riportano all’elevazione dei miti antichi anche se con le sembianze della signora della porta accanto.

Questi volti ci raccontano molto di C0110, della visione che lui ha del mondo, del rispetto che ha per tutte le persone, delle donne e dell’infanzia.
Una simbologia antica che incornicia come un altare la purezza degli sguardi che raccontano l’unica verità esistente quella dell’umiltà dei sentimenti.

Refreshnik

Novarese annata ‘71. Indole da battitore libero. Dagli anni ’90 però si appassiona al mondo del writing. Giunge alla definizione di un peculiare stile, fuori dagli stilemi classici del graffito attraverso spray e tecniche miste. Nel nuovo millennio inizia a dipingere nei luoghi abbandonati, contesti che lo portano a reinterpretare soggetti legati al mondo naturale con particolare focus su suggestivi animali dalla folgorante bellezza.

Ed è in questo frangente che avviene l’upgrade: dallo spray al pennello l’evoluzione è inevitabile!

Dal 2004 inizia la sua attività espositiva, tra mostre e festival importanti, progetti nazionali come la Biennale di Venezia e internazionali che lo vedono planare in Europa; richiestissimo soprattutto in Francia e ma anche in Spagna , Germania e Danimarca come protagonista assoluto.
Non si ferma Refreshink ed è durante i recenti anni della pandemia che la sua sensibilità artistico-pittorica lo avvolge in una nuova sperimentazione che lo porta a superare il blocco sociale del lock-down con la riscoperta del sapore arcaico del MOSAICO. Nasce quindi @iconosaik , la sua nuova anima artistica; il perfetto connubio tra la lentezza esecutiva di remoti mosaici con la contemporaneità effimera del street art. Un lavoro minuzioso non solo in fase progettuale ma anche in quella esecutiva per l’altissima abilità tecnica richiesta.

Una performance quella di @Refreshink che con @iconosaik ci farà uscire dall’arte dell’omologazione per proiettarci in nuove poliedriche prospettive solo al @secretgarden_padova

Kiki Skipi e Andrea Casciu

Kiki Skipi nata a Sassari nel 1988 . Dopo il diploma studierà fotografia nel suo periodo milanese per poi trasferirsi in maniera stabile a Bologna. Il suo è un mondo illustrato da figure femminili fiabesche senza volto, con l’obiettivo che lo spettatore, trasponendo il suo, si trasformi in curioso osservatore di se stesso. Anche la gamma cromatica la caratterizza nelle sue creazioni che sono poetiche che dalla tela passano al grande muro per poi ritornare sul foglio. Artista poliedrica che vede la bellezza nell’equilibrio delle parti.

Andrea Casciu, classe 1983, è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Sassari. Vive e lavora a Bologna.

Visual artist caratterizzato nello stile da volti iconici maschili aventi fattezze classicheggianti ma allo stesso tempo rivisitati con un’allure sognante. Nei murales di Andrea i visi sono enormi quasi a rappresentare l’ego planetario, condiviso e allargato. Una sottile ironia che alterna la sacralità degli antichi volti con il divenire irruento della vita moderna che scompone i volti, alternandoli ad elementi naturali o mitologici.

Entrambi richiestissimi per i più importanti festival di street art, presenti nelle gallerie per mostre collettive e personali presenti per collaborazioni con importanti partner istituzionali.

Una grande combo artistica, che parte dallo stesso background territoriale di provenienza ma che si evolve in stili talvolta antitetici ma perfettamente complementari.

Fabio Petani

Fabio Petani nasce nell’estate del 1987 a Pinerolo (TO). Dopo la maturità scientifica si laurea in Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Torino con una tesi sulla Arte Urbana e la cultura di strada dalle origini ai giorni nostri. Nonostante la giovane età è attivo nel sistema Arte da oltre un decennio, prima nell’interland torinese per poi sconfinare non solo oltre il Piemonte ma proprio oltralpe. Alchimista, Botanico e Visionario. Alimenta le sue interpretazioni in giochi disordinati di linee e volumi coordinati da colori tenui con elementi di rottura. Un’evoluzione continua quella di Petani che sposa sempre la graficità della sua natura luminescente con l’ambiente circostante. Le opere di questo artista sono una poliedrica visione dell’universale e ci parlano, con la minuziosa simbologia della botanica, del caos cosmico con lo scopo di farci riappropriare di una visione del mondo più sostenibile e sana.

Fabio Petani lascia tracce in tutta Italia, richiesto dai i più importanti festival di street art e gallerie lo vediamo attivo non solo in Europa dall’Ucraina, all’Irlanda passando per Francia, Regno Unito e Irlanda (per citarne alcune) ma anche oltre oceano, negli USA.

Yama

Yama, arcellano di adozione, da quando aveva 11 anni, è una delle firme all’interno della crew Ead con la quale ha fatto la storia anni ’90 come apripista del movimento, prima in Italia e poi anche a livello internazionale. Il suo lettering è sinuoso e la sua ricerca del movimento e della tridimensionalità lo porta ad uscire fuori dalla bidimensionalità del muro per proiettarsi in effetti scultorei prima e di realtà aumentata dopo.

Tecnico nelle sue immagini dopo un periodo che lo ha portato all’estero si è spostato fuori dal mondo del lettering per sperimentare nuove forme del movimento che spaziano dai tessuti che vestono palazzi interi a volti fluidi e intersecati con l’ambiente circostante. In costante evoluzione questo artista che si spinge fuori dai dogmi dei graffiti per superarsi ogni volta.

Come è nato il progetto

Dove si trova il Secret Garden

Il parcheggio a due passi dal centro e dai principali luoghi di interesse

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